Testo scritto e curato da Adriano Davidoni "Longinespassion" (copyright adavidoni@gmail.com)
Nel 2012, la Longines , una società del gruppo Swatch , ha celebrato il suo 180° anniversario , un traguardo di cui essere fieri che racchiude in sé un arco temporale ricco di storia e vicende importanti.
Un’azienda tuttora vitale , ricca di tradizione , storia , cultura orologiera , presente in modo massiccio in molti paesi del mondo.
Per chi come me vede Longines prettamente dal punto di vista collezionistico , festeggiare i propri 180 anni nel 2012 , ha destato non poca sorpresa .
Abituati a ricercare ogni piccolo dettaglio della storia passata affinché ogni singolo tassello trovi la giusta collocazione nel mosaico storico/collezionistico della maison imerienne , pensare che nel 1832 Ernest Francillon compiva solo 2 anni ha fatto scattare la scintilla dell’approfondimento .
Partendo quindi da un concetto diverso valutiamo insieme il percorso storico che ha portato Pierre Ive Donzé nel suo nuovo libro sulla Longines a unire due storie diverse ma intrinsecamente collegate (Agassiz e Longines) in un'unica storia senza soluzione di continuità : i 180 anni di Longines.
E’ nel 1832 , all’età di 23 anni che Auguste Agassiz , impiegato per un certo periodo nella banca dello zio Francois Mayor-Fornachon , incontra il commerciante d’orologi Henri Raiguel di Saint-Imier e insieme a lui e Florian Morel , inizia l’attività del nuovo “comptoir”.
L’atto notarile della costituzione societaria data 23 febbraio 1833.
La società prende il nome di Henri Raiguel & Cie ed ha sede dietro la cattedrale di Saint-Imier.
L’Italia all’epoca era ancora occupata da diverse potenze europee e Giuseppe Mazzini creava, nel 1831, la Giovine Italia , da cui presero vita i moti carbonari.
Si era ancora lontani dalla riunificazione.
Auguste Agassiz é il secondo di quattro figli (Louis , eminente naturalista e paleontologo , Cecilia e Olimpia).
Il primogenito di Olimpia sarebbe stato Ernest Francillon……
Auguste opera come “établisseur”, come molte ditte dell’epoca , una sorta di capo commessa che sub affidava ai vari specialisti a domicilio la costruzione delle varie componenti di un orologio.
Il tutto veniva controllato in ogni fase da tecnici dell’établisseur e , una volta raccolte le componenti , si procedeva con l’assemblaggio , la regolazione , il controllo e la commercializzazione.
La filiera produttiva prevedeva la specializzazione dei singoli operai (intere famiglie) a domicilio che lavoravano a loro volta per diversi établisseurs.
In questo contesto la Agassiz & Cie (nuova denominazione sociale a partire dal 23 novembre 1838) si fa notare per la qualità dei suoi orologi da tasca , i cui pochi esemplari giunti a noi integri mostrano complicazioni di altissimo livello e finiture eccellenti.
Agassiz dimostra tutta la sua lungimiranza ed abilità imprenditoriale nel 1845 , esattamente il 10 ottobre , , data in cui sottoscrive con Auguste Mayor un contratto di rappresentanza e commercializzazione dei suoi prodotti in conto vendita a New York . Auguste Mayor è il figlio del banchiere Mayor-Fornachon , ed è il cugino e cognato di Auguste Agassiz .
Questo è uno dei passaggi più importanti che rendono Agassiz e Longines strettamente collegate fra di loro : il mercato americano.
Il buon Agassiz si dimostra un imprenditore che ama il proprio territorio e ne cura tutti gli aspetti sia politici che di sviluppo. Infatti nel 1846/1847 diviene sindaco di Saint-Imier .
Sfortunatamente , durante un suo viaggio di lavoro in Germania , Auguste , nel fiore dei suoi quaranta anni si ammala e deve prendere delle lunghe pause di riposo.
In quegli anni la Svizzera vedeva decimata la sua popolazione dalla tubercolosi.
Egli affida ai suoi più fedeli collaboratori la sua azienda di cui può occuparsi solo parzialmente.
Nel 1852 , suo nipote , Ernest Francillon entra in azienda e , pur avendo una solida preparazione commerciale ed un uso fluente della lingua tedesca , viene indirizzato alla preparazione orologiera.
Svolge un periodo di apprendistato presso altre manifatture e , in seguito , presso l’azienda Agassiz che nel frattempo ha costruito una nuova sede a Saint-Imier (nella via che poi prenderà il nome di Rue Agassiz) , dopo il grave incendio di Saint-Imier.
Va da sé che lo zio Auguste trasferisca il testimone al nipote che dimostra abilità fuori dal comune sia nel commercio che nelle idee produttive progressiste .
Il 24 maggio 1862 la società Agassiz & Cie viene posta in liquidazione e Ernest E. Francillon ne riprende le attività con una bella lettera indirizzata allo zio.
Il primo luglio del 1862 una nuova insegna in ottone splende sull’ingresso della sede della Agassiz : “Ancienne maison Auguste Agassiz , Ernest Francillon , successeur “.
Gli affari stentano a decollare , la Guerra di Secessione Americana rende il paese bloccato tant’è che Auguste Mayor rientra in Svizzera e lascia a J.A. Abry , anziano collaboratore , la gestione dell’agenzia. Il mercato poco a poco riprende ed il “comptoir” di Francillon produce 20.000 orologi da tasca Lèpine all’anno. Sia gli States che l’Austro-Ungheria riprendono a richiedere orologi di qualità.
Nel 1861 viene fondato il Regno d’Italia , con un territorio ancora incompleto , ma è l’inizio della storia dell’Italia intesa come unica nazione.
Il 31 dicembre del 1865 l’agenzia newyorchese viene rivoluzionata (succederà altre volte nella sua storia) ed al posto di Abry viene inviato J.Eugene Robert , giovane orologiaio svizzero finanziato da Auguste Mayor (il primo agente ingaggiato da A. Agassiz , vent’anni prima).
Lo stesso anno Francillon matura il suo sogno industriale , totalmente innovativo , in cui tutte le lavorazioni necessarie alla produzione delle varie componenti di un orologio vengano costruite sotto un unico tetto con l’ausilio di macchine utensili …….una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’orologeria dell’epoca…
Ne parla allo zio Auguste il quale lo asseconda e lo finanzia entrando a far parte del progetto. Questo è il secondo punto importante della comunione d’intenti fra Agassiz e Francillon nel progetto Longines.
Il 13 marzo 1866 Francillon , con atto notarile , acquista il terreno a “les Longines” ( località di Saint-Imier )su cui sorgerà il primo edificio e che darà il nome alla nuova impresa.
Anche il figlio di A. Agassiz entra in azienda con compiti prettamente commerciali (ne uscirà in seguito per riaprire un’azienda col suo nome).
Parte un’avventura incredibile , Francillon deve costruire di sana pianta le macchine utensili (inventarle addirittura) , deve entrare in possesso di segreti gelosamente custoditi per generazioni da corporazioni chiuse (per le “ébauches” in particolare) , deve sfruttare il corso della Suza per alimentare con l’energia necessaria la sua nuova industria e , allo stesso tempo , produrre e vendere i propri orologi per sostenerla economicamente .
Solo Ernest Francillon poteva avere successo in una simile iniziativa.
La sua abnegazione , la sua serietà , la sua dirittura morale , la sua generosità e bontà , la sua visione ampia e futuristica dell’industria orologiera hanno fatto si che nei primi 11 anni di attività la Longines non abbia prodotto utili , che il capitale sia stato costantemente rimpinguato e l’azienda , grazie anche all’Ingegnere Jacques David , si sia potuta sviluppare tecnicamente e a livello societario in modo equilibrato e solido .
Il 31 dicembre 1867 la compagnia del gas di Saint-Imier firma il contratto di fornitura con la fabbrica Longines decretandone di fatto l’inizio dell’attività. Questa è la data effettiva d’inizio attività della Longines intesa come azienda industriale.
Ciò avviene esattamente un anno dopo la riunificazione del Veneto e di parte del Friuli Venezia Giulia al Regno d’Italia. La nostra nazione all’epoca é geograficamente completa e , a parte Roma ancora sotto il Papato la cui annessione avverrà solamente nel 1870, si può cominciare a parlare di Italia così come la vediamo noi oggi.
Gli anni a seguire furono molto duri per Francillon , infatti si trovò più volte sull’orlo del fallimento , soprattutto nel 1876 quando la crisi generale ed i problemi tecnico/produttivi crearono non poche apprensioni alla nuova Maison.
Ma il suo buon carattere e la sua forza d’animo ebbero sempre la meglio permettendo così di superare ogni avversità.
Qui non va dimenticata la grande fiducia che lo zio Auguste Agassiz ha riposto in lui e nel suo progetto . Nel 1876 Agassiz rinnova la sua partecipazione all’ accomandita permettendo a Francillon di continuare il progetto industriale . Si tratta di un altro punto fondamentale che decreta effettivamente il legame stretto fra Agassiz e Francillon.
La grande intelligenza di quest’ultimo lo porterà a registrare il marchio con la clessidra alata già nel 1873.
L’ agenzia americana ha sempre avuto un ruolo determinante per le sorti e lo sviluppo della Longines . Infatti a Philadelphia , alla grande Expo del 1876 , J. David porta il meglio della produzione Longines ottenendo un prestigioso premio al concorso (il secondo della Maison , il primo lo ottenne a Vienna nel 1872).
Allo stesso tempo David è anche membro di una delegazione cantonale incaricata di verificare le potenzialità e lo sviluppo dell’industria orologiera americana , in forte crescita .
La sua relazione , pietra miliare per la successiva rivoluzione industriale svizzera , fa aprire gli occhi ai vari fabbricanti elvetici sul pericolo costituito dall’industria americana e dal suo progresso tecnico produttivo molto avanzato rispetto a quello svizzero.
Francillon , come sempre lungimirante , è in vantaggio su tutti e , grazie al fedele David (che fa entrare nella compagine azionaria) riesce a meccanizzare nuovi cicli di lavorazione creando i presupposti per la qualità produttiva costante di Longines negli anni a venire.
Nel 1885 Robert lascia a Albert Wittnauer (suo genero) le redini della agenzia americana che nel 1890 diviene Longines-Wittnauer iniziando un florido ciclo che durerà sino al 1936 anno in cui la società passerà di mano alla Hella Deltah , a Bernard Esh (cassaio) e a Ira Guilden in precedenza Vice President di Bulova Watch Company.
E’ negli States che gran parte delle fortune di Longines hanno inizio.
E’ tra il 1890 ed il 1910 che una lunga schiera di esperti orologiai entrano a far parte del team Wittnauer.
Va citato fra tutti H.A. Lugrin , l’inventore del cronografo così come lo conosciamo oggi il cui figlio poi diventerà in seguito Capo orologiaio Wittnauer e Ferdinand Haschka , in seguito Capo orologiaio da Tiffany &C°.
Da citare anche Charles Johns creatore di un perpetuale che venne esposto alla World Fair di New York nel 1939.
Altro personaggio chiave nella storia della Longines è John P.V. Heinmuller , vero traite union fra la Longines Wittnauer e le forze armate americane. Un autentico pioniere dell’aria , artefice dello sviluppo dell’orologeria ad essa collegata nonché Chief Timer dell’IFA (International Flight Association).
(Un mio articolo che parla di John Paul Virgiliua Heinmuller)
E’ grazie allo sviluppo dell’aviazione americana , la piu progredita , al grande impulso verso le esplorazioni geografiche e militari a stelle e strisce , le commesse militari che lo US Army affida alla Longines e , non ultimo, lo sviluppo delle specialità sportive in cui é necessario il cronometraggio , che la Longines esprime il meglio della sua produzione. Pezzi di altissimo livello , precisione e rara bellezza.
Il Weems , il Lindbergh , i calibri cronografici di manifattura 13.33z , 13zn , il siderografo , il cronografo A7 , gli stop second , i calibri rattrappanti , i crono da tasca fasi luna e ripetizione minuti ed altri brevetti della maison imerienne sono quanto di meglio l’orologeria moderna abbia potuto esprimere in quell’epoca straordinaria . Il collezionismo di orologi vintage ogni giorno tributa alla Longines le lodi più alte.
I due attori principali della storia della Longines , Agassiz e Francillon lasciarono prematuramente la loro attività terrena e le loro famiglie .
Auguste Agassiz morì il 25 febbraio 1877 , Ernest Francillon , a seguito della perdita di suo figlio Ernest Etienne avvenuta per un incidente a cavallo nello stesso anno , morì dopo una breve malattia il 3 aprile del 1900…….
Zio e nipote, figlio e nipote del Pastore di Saint-Imier , di solide origini Ugonotte , Massoni , entrambi interamente dedicati al lavoro , alla famiglia e alla loro terra . Anche Jacques David , altro personaggio chiave nella saga Longines , parente di Ernest Francillon , è anch’ egli di origine Ugonotta. Una costante nel magico mondo dell’orologeria Elvetica.
Alla Longines dobbiamo ricordare due celebrazioni importanti. La prima , per il Giubileo , nel 1917 di cui non esistono molti documenti disponibili per chi come me esegue ricerche a livello amatoriale.
L’altra , ampiamente documentata dall’edizione limitata e numerata del libro sulla storia della manifattura e le sue celebrazioni per i 75 anni avviene il 25 e 26 Aprile del 1942 (il libero in due volumi esce solo nel 1947).
Si festeggiano i 75 anni della maison. I festeggiamenti sono molto importanti ove più di 1400 persone vi partecipano. Gli addetti alla Longines sono piu di mille , di cui più di 150 hanno trascorso più di 40 anni all’interno dell’azienda. Le autorità più importanti vi partecipano e viene annunciata la creazione di un fondo pensionistico privato per il quale vengono versati per l’occasione 200.000 FCh , la famiglia dei fondatori ne versa 10.000.
Viene creato il nuovo logo aziendale.
Che dire dei festeggiamenti per i 180 anni : una forzatura?
Direi di no , pur essendo innegabile che la Longines inizi nei modi e secondo i dettami di Ernest Francillon nel 1867 , rimane altrettanto vero che la famiglia Agassiz ha costruito le basi per la costituzione di un’azienda familiare destinata a durare nel tempo.
Il genio e la lungimiranza di Ernest Francillon e Jacques David hanno fatto si che un semplice comptoir , quello di Auguste Agassiz , pur dotato di grande abilità negli affari e lungimiranza fuori dal comune , si sia trasformato in una delle più importanti aziende orologiere mondiali.
La storia della Longines è piena di avvenimenti legati ai suoi segnatempo tutti con storie e funzioni diverse , tutti carichi di umanità e storia , una differente dall’altra ma con in comune un amore smisurato per l’orologeria di qualità destinata a guidare con precisione tutte le principali avventure e record del XX secolo…….
In aggiunta, la cartolina postale di Longines con foto dello stand Longines-Wittnauer a Philadelphia.......nel 1926 , 60° anniversario......
(Un grande ringraziamento ad Adriano D. un amico e un profondo conoscitore di orologeria Vintage, per avermi dato modo di ospitare nel sito una delle sue ricerche approfondite e dettagliate in merito ai quadranti.)