Vediamo ora un orologio prodotto da Vacheron per Hermes, un modello da donna in oro, con bracciale integrato, molti in voga nei decenni scorsi, un oggetto elegante che univa due accessori da signora l’orologio e il braccialetto, in abbinamenti di indubbio fascino. Venendo all’aspetto tecnico già dal sistema di chiusura della cassa si nota una particolare cura e una ricercadi soluzioni non banali nella progettazione. La cassa infatti non è a scatto e non ha viti che fissino il fondello bensì due spine che tengono unito il tutto.
E’ facilmente intuibile che questa soluzione comporta lavoro aggiuntivo per chi produce quell’oggetto.
Qui la vista da un’altra angolazione:
Procedendo con lo smontaggio leviamo le sfere e le viti che tengono in sede il quadrante:
Il quadrante senza sfere e viti:
Purtroppo, una volta levato il quadrante abbiamo una sorpresa non molto gradita: evidenti tracce di ruggine:
Una vista del movimento affiancato ad una moneta da un cent di Euro fa capire le dimensioni ridotte del tutto:
Spostiamo l’attenzione sul resto del movimento: una volta rimossa la ruggine concentriamoci su alcuni particolari: il tiretto e la molletta del tiretto:
qui ancora affiancati alla solita moneta, sempre per rendersi meglio conto delle misure di cui stiamo parlando:
e qui sotto il dettaglio ingrandito dell’accoppiamento tra tiretto e la sua molletta. Impressionante la precisione dell’accoppiamento, sempre considerando misure ed epoca di costruzione di quel movimento:
Una volta smontata la molletta mostra la sua finitura, con anglage e fori con sede svasata. E anche la vite offre la visione della finitura eccellente.
Qui, sopra la solita moneta:
Riflettiamo sulle dimensioni, sul fatto che questi, al tempo, erano pezzi non in vista, di dimensioni ridotte e che richiedevano l’uso delle mani per effettuare quelle finiture, laser e macchine simili all’epoca erano ben lungi dall’arrivare nelle fabbriche.
Qui invece il dettaglio dell’àncora dopo una prima ripulita, anche in questo pezzo le finiture sono degne di nota:
L’àncora:
Ora diamo un’occhiata al castone di contropietra della ruota di scappamento:
In questa foto è a fianco della sua sede nella platina:
E qui abbiamo il castone nella sua sede: da notare la precisone dell’accoppiamento e della finitura angolare:
Un’ultima occhiata alla copribascula, sempre con l’intento di osservarne il grado di finitura:
E qui abbiamo il risultato finale:
Osservando l'orologio, ma immaginandolo al polso di una signora, si potrebbero azzardare alcune considerazioni.
Sempre più spesso ormai vediamo, al polso di donne, signore e ragazze, orologi improbabili, di dimensioni esagerate, che a volte sono letteralmente a sbalzo rispetto ai polsi. Orologi per i quali a volte sorge il dubbio vengano indossati in ossequio alle mode più nuove e alle proposte che si vedono ai polsi delle varie star o sulle pagine delle riviste più “in”più invece che per soddisfazione e gusto personale.
Orologi come quello visto qui sono sempre più spesso ospiti dei cassetti più reconditi, delle cassette di sicurezza o delle casseforti di casa.
Orologi che invece, ad uno sguardo più approfondito, sono di un’eleganza senza tempo e che, quando indossati, denotano persone e personalità di indubbia classe.