Ci stavamo dimenticando di un pezzo molto importante nell'attività dell'orologiaio: il banco. A fianco potete vedere quello che si trova nel nostro laboratorio, assieme ad una morsa che all'occorrenza può essere fissata al banco per mezzo di una guida e che consente svariate operazioni. Su questo banco si eseguono interventi su orologi da polso, da tasca o su piccole pendolette da tavolo. Per lavori di grossa pendoleria invece, usiamo un altro banco più grande e privo della copertura che risulterebbe d'intralcio.
A volte capita che la dentatura di una ruota di orologio da tasca o piccola pendola sia leggermente consumata. E' possibile intervenire colpendo i denti con un martello in modo da espanderne il profilo e conferendo loro nuovamente la forma appropriata con delle frese montate su un'arronditrice come quella ottocentesca che vedete qui. Nella sua azione ricorda la macchina per tagliare ruote vista nelle pagine precedenti. La differenza sostanziale sta nel fatto che con un'arronditrice non si possono creare ruote (e tantomeno pignoni) ex novo perché essa manca della capacità di "dividere" la ruota in tante parti uguali quanti sono i denti da ottenere. Questi devono essere perlomeno già abbozzati.
Ecco come nell'"Enciclopedie" è trattato il problema degli ingranamenti:
Una selezione di strumenti di misura: due micrometri ed un comune calibro da attrezzista. Mentre quest'ultimo misura generalmente il ventesimo di millimetro, con i micrometri si può misurare il centesimo. Quando sono di esecuzione accurata come il JKA con indicatore a lancetta è possibile, con un po' di pratica, arrivare ad una precisione di 1/4 di centesimo (0.0025 mm.): prestazioni utili ad esempio nella lavorazione degli assi dei bilancieri per calibri di cui non sono più disponibili i ricambi.
Un utensile molto vecchio che tuttora usiamo in alcuni lavori al tornio. La scala graduata in ottone è suddivisa in centesimi di millimetro, quindi è dotato di un ottimo grado di precisione ma, soprattutto, è un metodo velocissimo per effettuare delle misurazioni (anche se non con assoluta affidabilità!) grazie alla sua costruzione ingegnosa.
A proposito di bilancieri, è essenziale che siano "equilibrati", cioè che ogni settore della loro corona abbia lo stesso peso. Così la marcia dell'orologio potrà essere costante indipendentemente dalla posizione di funzionamento. Qui si vede l'attrezzo per equilibrare i bilancieri che in inglese è conosciuto con il nome molto esplicativo di "poising tool".
Un attrezzo che a volte si utilizza per le riparazioni sui bilancieri è questo: si usa per stringere le virole delle spirali, e consente di svolgere questa operazione con ampi margini di sicurezza.
Questo è un microscopio necessario per osservare la finitura di pezzi molto piccoli, come perni oppure assi di bilanciere di orologi da polso. Il suo potere di ingrandimento non è elevato, 20X o 40X, però offre una visione "stereo-oculare" che permette di apprezzare la profondità dell'immagine e quindi di intervenire sul pezzo mentre lo si osserva. La distanza focale è molto grande, quindi fra le lenti e l'oggetto osservato c'è spazio per lavorare con degli utensili.