La frequenza del disturbo è in relazione con la differenza di
marcia fra i due pendoli.
Il pendolo sperimentale ritarda di circa 28 secondi
al giorno.
Ciò vuol dire che poco più di una volta all'ora l'oscillazione del
pendolo sperimentale entra in fase con quella del pendolo dell' orologio Synchronome.
Le oscillazioni si rinforzano a vicenda quando sono in fase, l' ampiezza aumenta
e i pendoli rallentano.
Le oscillazioni tendono a indebolirsi quando sono esattamente
fuori fase, l'ampiezza di oscillazione diminuisce e la marcia accelera.
E' da
notare che la durata dell'oscillazione del pendolo sperimentale dopo che l'orologio
Synchronome è stato fermato è circa a metà fra la più veloce e la più lenta
rilevate precedentemente. Il tempo intercorrente fra un picco e l'altro sul
grafico è di poco meno di un'ora.
Questo effetto era così grande che l'autore si è chiesto se potesse interessare
anche l'altro suo, più accurato, orologio di precisione.
Quest'orologio, appeso
sempre alla stessa parete, è un "Self Winding Model 41" (un orologio americano
costruito dalla Self Winding Clock Company attorno al 1905, con una batteria
che ricarica una molla ogni ora).
Ha un pendolo a mercurio relativamente pesante.
Entrambi gli orologi (Synchronome e Self Winding) battono il secondo, entrambi
sono piuttosto accurati ed entrambi sono regolati finemente.
Gli ultimi rilevamenti
della precisione di marcia dell'orologio Synchronome furono molto positivi:
funzionò per circa una settimana e mezza con un ritardo complessivo di soli
0,02 secondi.
A quel punto però cominciò a deviare e perse un intero secondo
nella settimana successiva.
Venne modificato il voltaggio nel circuito del motore per regolarlo. Funzionò
bene per circa una settimana ma poi cominciò di nuovo a rallentare.
L'autore osservò i pendoli del Self Winding e del Synchronome.
La marcia di
quest'ultimo tendeva ad anticipare. I pendoli oscillavano quasi in fase, con
quello del Self Winding un po' in ritardo rispetto all'altro.
Ricordiamo che
il Self Winding ha il pendolo con massa maggiore. Verrebbe da pensare che gli
effetti del movimento di quest'ultimo attraversino i tre o quattro metri che
lo separano dal Synchronome e facciano ritardare l'oscillazione del suo pendolo,
sottraendogli energia, riducendone l'ampiezza e facendo anticipare l'orologio.
Così il Self Winding venne fatto oscillare esattamente in fase col Synchronome.
In 10 minuti il Synchronome smise di anticipare e cominciò a ritardare! Prove
ripetute confermarono questo comportamento.
L'interferenza fra questi due pendoli è molto meno pronunciata di quella dell'esempio
precedente, ma è comunque maggiore dell'errore causato dalle sole variazioni
di temperatura nel Synchronome.
Quest'ultimo è evidentemente molto preciso ma,
quando i due orologi entrano in fase, l'oscillazione del suo pendolo si fa più
ampia e perciò l'orologio ritarda.
Ci è voluta un'intera settimana perché questo
disturbo si manifestasse a causa del fatto che i due orologi erano regolati
in maniera molto simile e quindi i loro pendoli impiegavano molto tempo per
entrare esattamente in fase.
Si desume che la differenza di marcia fra i due
è di circa un secondo a settimana perché ci vuole appunto una settimana prima
che la marcia stessa possa variare.
Questa figura mostra il sottile cambiamento nella marcia del Synchronome causato
dal pendolo del Self Winding: