Ad un certo punto, verso la fine del XIX Secolo, una persona
ingegnosa disegnò un bracciale in pelle con una piccola borsa dotata di
un'apertura su un lato e destinata a contenere un orologio da tasca di ridotte
dimensioni. Da una pubblicità del tempo sembra che questi bracciali fossero
indossati dalle signore durante "la caccia, il tiro a segno e l'equitazione".
I primi accenni a questi bracciali apparvero nell'Horological Journal del
Dicembre 1887: "Era di moda qualche tempo fa per le signore, mentre cacciavano
o andavano a cavallo, portare i loro orologi -da tasca- in bracciali di
pelle allacciati al polso, con il quadrante esposto, così da poter leggere
l'ora senza toglierli." Ulteriori riferimenti apparvero nelle uscite dell
Horological Journal di Marzo, Maggio e Luglio 1888. Nell'Agosto del 1901,
il "Watchmaker, Jeweller and Silversmith" -rivista di settore ormai scomparsa-
riportava un annuncio pubblicitario dove si estendeva l'uso di questo tipo
di orologio al "Turista, Ciclista e Soldato".
Il termine "braccialetto in pelle" divenne
più tardi "adattatore". Le illustrazioni del tempo mostrano che i soldati
indossavano l'adattatore durante la guerra del Sud Africa, fra il 1899
e il 1902. La rivista "Army and Navy" del Novembre 1899 mostra un gruppo
di soldati, uno dei quali indossa un orologio in un adattatore in pelle.
Si è peraltro pensato che gli adattatori in pelle indossati dai soldati
contenessero delle bussole, ma un attento studio delle illustrazioni originali
mostra chiaramente che si trattava di orologi; anche se sfortunatamente
la scarsa qualità degli originali rende difficile una loro riproduzione
sufficientemente dettagliata. Una domanda interessante nasce sull'uso
di questi adattatori. Dimessi gli abiti militari, si continuava ad usarli?
Si potrebbe osservare che la praticità dell'indossare un orologio al polso
era stata riconosciuta e che si continuò a portarlo in questo modo, creando
il primo orologio da polso per l'uso quotidiano, oltre agli orologi di
moda usati dalle donne.
Frank Thirkell riferisce quanto segue a proposito delle vendite di orologi
da tasca al personale militare durante la Guerra Boera: Quando cominciai
la mia carriera nell'orologeria nel 1933 con Mappin and Webb il nome "Campaign"
fu spesso oggetto di discussione, anche se in quel periodo l'orologio
cessò definitivamente di essere prodotto. Ricordo che mi fu detto da un
collega più anziano che il primo orologio "Campaign" venduto da Mappin
and Webb fu un Omega da tasca con carica sul pendente, sistemato in un
alloggiamento di una cinghia da polso in pelle e venduto agli ufficiali
durante la Guerra Boera. Non ho mai visto uno di questi esemplari di orologi
sopravvissuti.
La figura seguente mostra l'orologio "Campaign" Mappin and Webb descritto sopra. Questo esempio ha una cassa in acciaio rinvenuto al blu con inserti dorati. Una pubblicità Mappin and Webb del tempo, 1901circa , descrive questo orologio così: "L'orologio Campaign in un robusto braccialetto di pelle. Orologio piccolo e compatto, è assolutamente resistente alla polvere e all'umidità. Cassa in acciaio rinvenuto al blu. Segnatempo affidabile nelle le più difficili condizioni. Completo, come nell'illustrazione. £2.5s. Spedizione gratuita alla ricezione dell'importo. Mappin and Webb si impegna a consegnare ad un amico o parente al fronte uno qualsiasi di questi articoli con spedizione gratuita dietro pagamento di 1s. ciascuno."
La pubblicità di Mappin and Webb comprendeva anche un braccialetto in pelle contenente un orologio inglese in argento con scappamento ad àncora, sia a semplice che a doppia cassa (cioè con coperchio aggiuntivo, in questo caso sul fondello), un coltello da tasca ed il "Pathfinder", una bussola in tripla cassa (cioè con coperchio aggiuntivo sul fondello e coperchio a protezione del vetro del quadrante) d'argento.
Sopra: il primo orologio "veramente" da polso
"Campaign" fu venduto da Mappin and Webb nel 1916 con un movimento Longines
da 13''' (linee), calibro 13.34. La produzione di questo modello cessò
alla fine degli anni '20. Nel 1937/38 venne lanciato un nuovo "Campaign"
con a scelta una cassa in acciaio inox o cromata.
[Abbiamo riparato uno di questi orologi nel quale era presente un movimento
Longines 13''' di produzione addirittura precedente al calibro 13.34.
Foto qui.]
Sotto: un orologio simile al "Campaign" ha il quadrante con la scritta "Mappin" e il nome "Aviator".
Si può ragionevolmente sostenere che l'abitudine e l'utilità di indossare un orologio da polso durante le operazioni militari si siano imposte durante la Guerra del Sud Africa e che non ci furono problemi ad accettarlo all'inizio di altre ostilità. Per esempio, un orologio da polso con cassa "Borgel", con punzone del 1911, è dotato di un movimento Longines di qualità molto elevata (calibro 13.56) ed è marchiato con "S. Smith and Son. Makers to the Admiralty" sia sul movimento che sul quadrante. Dal 1914 si deve assumere che l'utilità dell' orologio da polso fosse stata accettata dalle autorità militari, anche se tacitamente. Era accolta più entusiasticamente da quelli che combattevano sul campo. Gli orologi da polso non facevano parte dell'equipaggiamento militare. Chi vide i loro vantaggi, generalmente i gradi superiori, acquistò il proprio, come fu il caso durante la campagna Sud Africana.
I danni al vulnerabile vetro
minerale erano l' inconveniente più grave. Nel 1915 apparve un articolo
nella "Revue International de l'Horlogerie et branches annexes" su un
orologio costruito dalla L. Courvoisier et Cie de la Chaux-de-Fonds e
sui tentativi che erano stati fatti per risolvere questo problema.
Madix era un marchio registrato di Courvoisier et Cie.
"La fabbrica di L. Couvoisier et Cie a la Chaux-de-Fonds ha ottenuto
i brevetti in Svizzera ed all'estero per un nuovo orologio da polso destinato
al mercato militare, dal nome commerciale di Madix. Questo orologio è
specificamente progettato con i bisogni dell'esercito in mente ed è costruito
a regola d'arte. Saranno evidenti le cure prestate nella ricerca e nella
produzione leggendo le seguenti caratteristiche specifiche.
Per evitare danni ed incidenti alla cassa, frequenti negli orologi male
allacciati, vetri che si impigliano e si tolgono, cerniere distorte e
danni alle filettature delle ghiere avvitate causati da colpi, la parte
superiore e quindi più esposta della cassa è, in questo esempio, costruita
in un solo pezzo. Il fondello, che per contro è meno esposto, è fissato
alla sezione principale o a pressione o a vite. Le anse di attacco del
bracciale sono costruite particolarmente robuste.
La peculiare caratteristica dell'orologio è il metodo di fissaggio del
vetro. Il problema dei vetri rigati o scheggiati è ben noto e rappresenta
il punto di gran lunga più debole negli orologi da polso. L'orologio "Madix"
evita tutto ciò. E' fornito di un vetro piano, molto spesso, fissato a
pressione ma senza alcuna scanalatura nella lunetta. Così è protetto dagli
urti e non può essere graffiato o perduto. Inoltre, la ditta fornirà,
invece di un vetro minerale, un vetro in "celluloide" trasparente, perfettamente
uniforme e dotato di una resistenza tale da offrire una protezione quasi
infrangibile.
Con questo sistema, anche se un vetro si rompe può essere sostituito,
in caso di emergenza, da qualsiasi riparatore; un semplice pezzo di vetro
tagliato a misura con un diamante svolgerà il compito perfettamente. Quindi
un vetro può essere montato senza la minima difficoltà, grazie all'anello
di tenuta.
Un anello metallico rialzato e separato posto all'interno, porta dei punti
luminosi che forniscono dei riferimenti più che adeguati senza confondere
il quadrante o rischiare di arrestare le lancette. Questo pezzo rialzato
può essere facilmente sostituito senza toccare il quadrante.
Dobbiamo aggiungere che l'orologio militare "Madix" ha un movimento di
alta qualità da 12''' con spirale Breguet. Il ruotismo e lo scappamento
sono dotati di rubini e i castoni sono intercambiabili. Il marchio di
fabbrica sull'orologio è la migliore garanzia di qualità possibile. La
cassa è disponibile sia in argento che in nickel. uesto orologio venne
venduto sotto il nome di orologio militare "Madix".
La foto di un orologio da polso "Madix" è leggermente differente dall'orologio descritto nell' articolo. E' un 10 1/2''' e reca il punzone del 1914.
La celluloide fu uno fra i primi materiali plastici creati dall'uomo
che potevano essere usati come alternativa a molti materiali tradizionali come
foglia di tartaruga, avorio e vetro. Inventata dal chimico inglese Alexander
Parkes e chiamata "parkesina", venne presentata alla Grande Esposizione in Hyde
Park nel 1862.
Parkes era un tecnico dei materiali ed inventore con brevetti in molti campi
ma le sue abilità commerciali erano meno marcate. Come risultato, il suo prodotto
fu sviluppato (e migliorato) negli Stati Uniti da John Wesley Hyatt sotto il
nome di "celluloide" con il quale è meglio conosciuto oggi. Questo portò ad
un'inevitabile contesa del brevetto e malgrado Parkes fosse stato giudicato
"il primo e vero inventore del processo" i suoi successori non riuscirono ad
assicurare restrizioni all'uso del processo. La ditta di Hyatt ottenne un successo
mondiale.
Per quanto riguarda il suo impiego negli orologi come un'alternativa al vetro,
certi problemi insorgono perché la celluloide tende a restringersi, ad ingiallire
con l'età, a curvarsi sotto il calore del sole ed è altamente infiammabile.
Oggi, i vetri in plastica sono costruiti con materiali acrilici pre-ristretti
ed esenti da questi difetti.
Brevetti per l'uso della celluloide al posto del vetro negli orologi appaiono nel Patent Abridgements (compendio dei brevetti) a partire dal 1893. Eccone illustrati tre:
Un rapporto del tempo, "L'Orologio da Polso nella Domanda Mondiale",
che fa riferimento alla celluloide negli orologi da polso apparve in un giornale
economico americano:
"E' stato introdotto l' uso del vetro di celluloide. Questo è accaduto
durante la stagione estiva ma, con il sopraggiungere del freddo, i vetri si
sono contratti e sono saltati via, lasciando che i quadranti si rigassero. La
natura infiammabile della celluloide ed il pericolo derivante dal suo impiego
in ambienti chiusi dove le candele sono il solo mezzo di illuminazione si sono
manifestati ben presto."
Il rapporto continua con un breve accenno al vetro minerale infrangibile, comunque
è difficile capire perché il vetro infrangibile sia riconosciuto come capace
di fornire protezione contro la polvere al contrario del vetro comune. Il vetro
infrangibile è: "chiaro di colore e non infiammabile. Essendo per natura
irrestringibile, il vetro infrangibile è anche resistente alla polvere, al contrario
del vetro comune."
Può essere che questo vetro infrangibile fosse simile al vetro descritto nei
cataloghi di utensili e fornitura per orologiai, orafi ed ottici conosciuti
col nome "Wide Awake", della ditta Hirst Brothers, del 1910 e del 1915, per
pubblicizzare i loro proteggi orologi da minatori in "Ottone massiccio con lunetta
avvitata e resistente vetro minerale".
Uno dei primi brevetti per un accessorio atto a proteggere i vetri degli orologi da polso appare nel compendio dei brevetti del 1912. Propone il fissaggio di una copertura aggiuntiva in celluloide sopra al vetro dell'orologio:
Una reclame pubblicata dalla "Esco" Novelty Company nell'edizione del 1917 del "Jeweller and Metalworker Annual" illustra una protezione per orologi disegnata secondo il brevetto di S. Smith:
Attorno al 1915 gli orologi da polso erano disponibili con doppia e tripla cassa.
Significato dei termini:
cassa singola = cassa con quadrante protetto solo dal vetro e fondello esposto,
come negli orologi da polso moderni;
doppia cassa = cassa dotata di un solo coperchio aggiuntivo, generalmente a
protezione del fondello, come nella maggior parte degli orologi da tasca con
quadrante sempre visibile perché protetto dal solo vetro;
tripla cassa = cassa con due coperchi aggiuntivi, uno per il fondello e uno
a protezione del quadrante. Quello a protezione del quadrante si apre generalmente
premendo sul pendente.
Uno dei primi brevetti per un modo semplice ma efficace per proteggere il vetro fu concesso nel 1916. Era per una griglia metallica posizionata sopra il vetro e tenuta in posizione dal bracciale in pelle. Fra tutti i modi per proteggere il quadrante, la griglia metallica deve sicuramente essere il più familiare, oggi. A giudicare dal numero in cui sono poste in vendita alle fiere d'antiquariato e collezione, devono essere state prodotte a migliaia.
In conclusione, sono opportuni alcuni cenni storici sulla
"Broad Arrow", spesso associata ad equipaggiamenti militari. Si tratta di
un marchio posto sui depositi militari o navali e su altre proprietà del
governo nel Regno Unito. Un tempo veniva stampato anche sui vestiti dei
detenuti. Era lo stemma di Henry Sidney, conte di Romney, generale supremo
dell'artiglieria nel XVII secolo, che usava questo marchio per identificare
le proprietà del governo. Con l'Atto del Parlamento inglese del 1698 tutte
le persone non autorizzate trovate in possesso di beni marchiati con la
Broad Arrow sarebbero state passibili di una sanzione.
Si spera, specialmente
nell'interesse di quelli che collezionano oggetti militari, che questo Atto
del Parlamento inglese sia stato abroga
Questi sono due esempi di orologi da polso ad impiego militare destinati alle forze armate inglesi. Entrambi recano stampata sul quadrante la Broad Arrow: