In molti hanno chiesto come si possa procedere per eseguire una regolazione del tempo empirica sui propri orologi da “esercitazione”.
Premesso che senza un cronocomparatore l’impresa non è di immediato riscontro, bisogna però dire che tale pratica era comune quando questi strumenti non esistevano. Sarà come tornare ad operare come gli orologiai dei secoli scorsi.
Per modificare la marcia dell’orologio si interviene sulla racchetta di regolazione,allungando o accorciando la lunghezza utile della spirale.
Usiamo questa foto per la descrizione del ponte del bilanciere e della racchetta di regolazione.
La racchetta di regolazione ha due piccole spine (6) attraverso le quali passa la spirale (9): queste spine sono quelle che ne determinano la lunghezza utile; in pratica è come se la spirale anziché partire dal punto (8), da dove effettivamente inizia, partisse dal punto (6).
Per far ritardare o anticipare l’orologio è sufficiente agire sulla coda della racchetta di regolazione (1). Se, come nel caso della foto, esiste il dispositivo a “collo di cigno”, per agire sulla racchetta, bisognerà avvitare o svitare la vite (4) per variare la lunghezza della spirale.
Nel caso in cui non ci sia il “collo di cigno” si agirà direttamente sulla racchetta (1).
Ricordiamo sempre che per far accelerare la marcia dell’orologio bisogna diminuire la lunghezza utile della spirale, ed ovviamente aumentarla per farlo ritardare.
Gli spostamenti saranno dell’ordine di pochi centesimi di mm. alla volta.
Negli orologi moderni troviamo però una complicazione: mentre nei vecchi orologi la spirale viene fissata direttamente al ponte del bilanciere (pitone fisso), negli orologi più recenti il pitone è mobile: questo consente di mettere in fase lo scappamento, operazione che non ci riguarda per ora, perché richiede spiegazioni dettagliate e lunghe. Se qualcuno volesse cimentarsi nell’impresa di spostare il pitone mobile, dovrebbe sentire, se il pitone non è nella giusta posizione, il battito dell’orologio “zoppicante”.
Tornando alla nostra regolazione del tempo, nel caso di orologi con pitone mobile, dovremo agire sulla racchetta (1) senza spostare il pitone (8), sempre con piccolissimi spostamenti.
Esistono anche altri sistemi per la regolazione del tempo: nei bilancieri a spirale libera, cioè senza racchetta di regolazione, per la regolazione del tempo si agisce direttamente sul bilanciere:
questo può essere fatto operando su piccole viti di regolazione che si trovano sul volantino del bilanciere, avvitandole o svitandole di poche frazioni di giro alla volta per aumentare o diminuire la distanza di tali viti dal centro del bilanciere: il variare della distanza di tali masse provoca le variazioni di marcia dell’orologio.
Un altro sistema adottato nei bilancieri a spirale libera è il Gyromax, brevettato da Patek, dove al posto delle viti, si interviene su piccoli eccentrici posti, nel caso della foto sotto, sulle razze del bilanciere.
Questi sistemi però si trovano solo su orologi di elevata qualità e gli interventi di regolazione su di essi non rientrano sicuramente nel novero delle operazioni da compiere in maniera amatoriale